I frutti tropicali negli ultimi anni sono sempre più presenti sulle tavole degli italiani, che li scelgono e li consumano quotidianamente come spuntini, sotto forma di spremute o per arricchire drink e piatti salutari.
Questo trend, in crescita esponenziale, ha portato nel nostro Paese allo sviluppo di spazi dedicati alla coltivazione di piante tropicali, sempre più diffusi sul territorio.

La Sicilia, in particolare, grazie alle sue caratteristiche fisiche e climatiche, si sta rivelando un’area particolarmente propensa ad accogliere queste colture esotiche. È cresciuto notevolmente, infatti, il numero di aziende siciliane che hanno deciso di investire in piante tropicali, magari affiancandole alle coltivazioni tradizionali.

Per saperne di più sul boom del tropicale che sta conquistando l’agricoltura siciliana, abbiamo intervistato il nostro agronomo di fiducia Luca Garofalo.

1. Cosa ne pensa del boom delle coltivazioni tropicali in Sicilia? È un fenomeno destinato a crescere?

La produzione di piante tropicali in Sicilia è in crescita ormai da anni, per via dell’aumento delle temperature sia minime che massime. Parliamo di piante che hanno bisogno di condizioni climatiche particolari per svilupparsi e proprio per questo la Sicilia rappresenta il territorio ideale.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad inverni miti che hanno agevolato le colture tropicali, ma è necessario tenere presente che a causa delle temperature elevate gli agricoltori devono fare i conti anche con la siccità, provvedendo a irrigare nel modo corretto queste piante durante i mesi più caldi.

2. Quali sono le coltivazioni tropicali che attualmente sono più diffuse in Sicilia?

Le piante di maggiore interesse sono mango e avocado, che vengono coltivati in pieno campo, e la passiflora, richiesta come pianta ornamentale e per i suoi deliziosi frutti, noti come “maracuia” o frutto della passione.

3. Ha qualche consiglio sulla cura delle piante tropicali per i nostri amici appassionati?

Le piante tropicali non devono essere esposte in zone ventose e sono particolarmente sensibili al ristagno idrico. Per tale ragione è consigliabile effettuare una lieve baulatura del terreno, ovvero un rialzo stretto e lungo, che si realizza semplicemente spostando col badile la terra fino a creare da un lato un canale di scolo, dall’altro una collina su cui piantare la pianta.

Consiglio, inoltre, soprattutto agli appassionati alle prime armi, di scegliere la passiflora, una pianta straordinaria che si adatta senza difficoltà a qualsiasi condizione climatica.

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