Un bel prato verde e rigoglioso può rappresentare un vero punto di forza per un giardino curato e ben arredato: ne migliora l’estetica complessiva e durante la bella stagione contribuisce a creare un’atmosfera di relax e spensieratezza, anche in città.

Spesso chi decide di arricchire il proprio giardino con un prato si trova ad affrontare una scelta importante: che tipo di erba scegliere per realizzare il proprio tappeto verde? È più vantaggioso scegliere un prato naturale o un prato sintetico? Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche delle due tipologie di prato.

Prato sintetico: vantaggi e svantaggi

Un tempo il principale svantaggio dell’erba sintetica consisteva nel suo aspetto artificiale ben lontano da quello dell’erba naturale. Negli ultimi anni, però, la qualità dell’erba artificiale è notevolmente migliorata, tanto che oggi è possibile trovare in commercio tappeti sintetici molti simili a quelli naturali.

Vi sono molte tipologie di erba sintetica, che variano fra loro a seconda del tipo di materiale (polipropilene, polietilene e nylon), dell’altezza (a partire da 8/10 mm fino a 50 o 60 mm circa) e del colore, variabili che ne determinano il costo, generalmente superiore rispetto a quello medio di un prato naturale a parità di metratura. Questo tipo di tappeto è completamente drenante, non assorbe liquidi e non si macchia. A differenza di quanto si pensa solitamente, però, anche il prato artificiale richiede una buona manutenzione periodica: ha bisogno infatti di essere spazzolato, disinfettato, reintegrato nei punti danneggiati e persino irrigato nel corso dell’estate per raffreddarlo.

Per mantenere il suo aspetto inalterato, tuttavia, non richiede tutte quelle attività tipiche del giardinaggio di cui necessità l’erba naturale: concimazione, taglio, fertilizzazione, ecc. Di contro, non può essere utilizzato per svolgere alcuni tipi sport: le fibre sintetiche che compongono i fili dell’erba, infatti, hanno un alto grado di abrasione e possono causare delle “bruciature” o piccole ferite sulla pelle.

Prato naturale: e se fosse la scelta più economica e sostenibile?

Spesso si preferisce scegliere un prato artificiale piuttosto che un prato vero, basandosi sull’idea errata che l’erba artificiale rappresenti una scelta più economica e sostenibile.

In realtà, avere un prato naturale non è solo sinonimo di piacevolezza sensoriale, perché un manto erboso naturale è più conveniente e più sostenibile rispetto a quello artificiale: è un organismo vivente in grado di migliorare la qualità dell’aria filtrando l’inquinamento ed assorbendo il calore. Con la giusta manutenzione, inoltre, l’erba naturale può durare in eterno.

Di contro, i manti sintetici non sono biodegradabili, quindi, alla lunga si andrà inevitabilmente incontro ad un problema di smaltimento. L’installazione di un prato sintetico, inoltre, richiede necessariamente l’intervento di un professionista per la posa, che deve essere considerato come un importante costo aggiuntivo, al pari della manutenzione a cui abbiamo fatto cenno in precedenza.

È poi utile sottolineare che i moderni i impianti di irrigazione contribuiscono a dimezzare i costi fissi per la cura di un prato naturale, grazie all’automazione dei sistemi  che permette di tagliare ogni spreco di energia, tempo, risorse idriche ed economiche.

 

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